Cari Genitori, stiamo commettendo un gravissimo errore.
Siamo alle prese con il bilancio 2010 e, in molte scuole pubbliche, i comitati genitori convocano assemblee
per trarre conclusioni sulla linea da seguire nei consigli d'istituto.
Probabilmente, sotto la minaccia del possibile commissariamento, nel 99% dei casi si approveranno i bilanci, pur con tutti i se e i ma, mozioni e documenti vari : chi di protesta, altri di denuncia ecc...
Tutta la scuola pubblica fa i conti con la confusione creatasi dall'imminente entrata in vigore della riforma Gelmini ,dai tagli imposti : economici, di organico, di indirizzi di studio, sui mancati accrediti del ministero, sull'utilizzo dei fondi del contributo "volontario", la riduzione dell'età scolastica obbligatoria,ecc.
In poche parole non ci sono soldi e tutte le approvazioni di bilancio potranno essere solo di tipo formale (nella sostanza sarebbe impossibile). Nascono così, proposte (alcune molto interessanti e anche attuabili) sulle metodologie di come reperire i fondi, su come sopperire alle varie mancanze presenti e future, sull' auto-finanziamento ecc., segnali di impegno sociale che denotano la volontà di far "sopravvivere" la scuola pubblica:
Licei scientifici tecnologici (futuri licei di scienze applicate: un nome un programma) e isituti tecnici che si propongono per consulenze esterne, conto terzi, analisi di laboratorio, per le quali, il 50 % degli introiti andrebbero ai professori e il restante 50% alla scuola.
Corsi di recupero che potrebbero essere tenuti dagli studenti maturandi più bravi...,e così via.
Tutte proposte intelligenti e degne della massima attenzione e rispetto.
Ma dov'è l'errore che stiamo commettendo?
Per comprendere e spiegare a noi stessi e ad altri genitori ciò che avviene, ci sprechiamo sempre di più in paralleli di esempio con l'impresa privata (la Moratti con i"crediti e debiti "aveva già fatto molto) :
"La scuola si stà orientando verso un sistema di tipo privatistico","Il consiglio di Istituto è come un consiglio di amministrazione","Il dirigente scolastico è come un Amministratore Delegato", di questo passo, mi aspetto di vedere a fianco del nome anche la ragione sociale: Liceo Tizio Sempronio SpA, Scuola Ciccio Bubu Srl.
Siamo caduti ingenuamente in un tranello:
Ragionare con la logica dell'impresa privata applicata al pubblico,voluta dal nostro Stato-Impresa, ci porta fuori strada...e di molto. Restiamo per un attimo in questo ambito:
La proprietà (Stato) definisce le strategie e le linee guida da seguire e le trasmette ai propri amministratori (Dirigenti Scolastici) per l'attuazione. Gli amministratori recepiscono le volontà della proprietà e le trasmettono a loro volta ai consiglieri (Consigli d'Istituto) per l'attuazione. E così via, fino a chi deve obbedire ed eseguire (docenti,ATA,studenti e genitori).
Ci sarebbe un piccolo problema (!) ...gli esecutori devono obbedire e rispettare le volontà della proprietà(Competitività,competenza,efficcenza,eccellenza..enza) ...(Ah!) e devono anche reperire le risorse (chiaro! principio del mercato equo e solidale).
Le logiche di mercato declinano il concetto di utilità e servizio alla collettività, sostituendolo con quello del profitto. Infatti,sempre meno parliamo di funzione educativa,di garanzie formative, di programmi didattici (che sarebbero poi le componenti dell'oggetto sociale dell'impresa o scopo sociale o come a molti piace la "mission").Siamo troppo presi a cercare soldi, per pagare la carta igienica,il tonner, la carta per fotocopiatrici, il computer per informatica, il libro per la biblioteca, la supplente, e ...
Forse siamo troppo deboli per protestare contro l'eliminazione della geografia (tanto io "ciò" il gps) dal piano di studi, oppure troppo presi per interessarci a capire le difficoltà che il Professore di DIRITTO trova nell'insegnare la materia più difficile dei nostri tempi, dovendo spiegare ai nostri figli come la costituzione viene violata: sovvenzioni cospicue per la scuola privata (Senza oneri per lo Stato! infatti le sovvenzioni le fanno le regioni),oppure che venga di fatto negato il diritto all'istruzione. Forse non siamo così lungimiranti nel capire che il Liceo Coreutico potrebbe essere il bacino della futura classe dirigente (Show girl, Veline)...forse.
Con questo sistema di pensiero, Noi, non saremo più genitori o studenti, ma solo clienti e consumatori che acquisteranno in funzione delle loro tasche, accedendo a scuole discount piuttosto che a lussuosi empori dell'istruzione. Scieglieremo magari secondo listini prezzi inseriti nei POF.
Ma ne vale la pena? rappezzare oggi per iscrivere domani in nostri figli secondo portafoglio, approvare bilanci che se realmente applicati all'impresa privata evidenzierebbero la Bancarotta (probabilmente fraudolenta).